lunedì 17 gennaio 2022

Globalizzazione – villaggio globale

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Termini del problema

La parola “Globalizzazione” è entrata solo di recente nel lessico delle scienze umane. Questo termine, pressoché sconosciuto fino agli anni Ottanta nel Novecento, ha registrato una rapida diffusione a partire dal decennio successivo.

L’economista Robert Boyer (1943) la definisce una “parola feticcio”. Il termine si presenta carico di giudizi di valore, positivi o negativi che siano: se per alcuni evoca nuovi e promettenti scenari in campo economico, sociale e culturale, per altri si associa inesorabilmente a fenomeni deprecabili quali l’imperialismo economico, la debolezza politica degli Stati nazionali.

La globalizzazione si può riassumere nell’insieme dei processi di varia natura che tendono ad accorciare le distanze e a unificare il mondo attraverso sistemi specializzati di portata mondiale.

 


Radici antiche e moderne

Gli effetti della globalizzazione sono evidenti su scala mondiale da circa 20 anni, ma i processi storici di riduzione delle distanze e di unificazione politica e culturale di civiltà diverse non sono novità nella storia universale.

L’attuale globalizzazione si differenzia per le dimensioni planetarie.

Le radici della globalizzazione attuale affondano nelle trasformazioni economiche sociali dell’epoca moderna, delineate dal “Manifesto del partito comunista” di Karl Marx e Friedrich Engels, pubblicato a Londra nel febbraio del 1848.

In questo brano Marx ed Engels colgono “profeticamente” alcuni caratteri economici e culturali della globalizzazione, in particolare l’indipendenza, la crisi degli Stati nazionali, il mercato globale.

 

Il villaggio globale

Lo sviluppo dei processi di globalizzazione ha presupposto alcuni eventi storici che si possono sintetizzare nel modo seguente:

- La fine della contrapposizione politica del mondo in due blocchi Stati Uniti e unione Sovietica e la fine del clima di guerra fredda

- La terza rivoluzione industriale, che si colloca storicamente nella seconda metà del Novecento, le cui caratteristiche principali sono: la nascita di nuovi settori produttivi, l’applicazione dell’informatica al settore secondario e terziario

- L’evoluzione dei trasporti e delle communicazioni

Il mondo diventa, secondo la celebre espressione utilizzata dal sociologo canadese Marshall McLuhan (1911 – 1980), un villaggio globale in cui la tecnologia concentra idealmente tutti i luoghi e gli individui del pianeta in un’unica dimensione spazio-temporale.


I diversi volti della globalizzazione

Una questione che divide gli studiosi è se considerare la globalizzazione un fenomeno unitari o una pluralità di ambiti diversi e irriducibili. Possiamo tuttavia individuale alcuni settori in cui il processo di globalizzazione ha mostrato i suoi effetti, ossia l’economia, la politica e la cultura.

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