lunedì 11 aprile 2022

Gli imprevisti della ricerca sociologica


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Ogni indagine sociologica richiede un’attività complessa. È quindi importante che il ricercatore sia consapevole fin dall’inizio della possibilità che si verifichino, già nelle prime fasi della ricerca, situazioni impreviste e perturbanti. Un esempio classico potrebbe essere l’effetto Hawthorne e la serendipity.

 

Effetto Hawthorne

L’espressione effetto Hawthorne deriva da un’azienda produttrice di telefoni situata a Chicago, all’interno della quale Elton Mayo condusse a partire dal 1927 delle ricerche sull’organizzazione del lavoro. Nelle prime indagini Mayo e collaboratori si proposero di verificare l’influenza di alcune condizioni materiali sulla produttività di un gruppo di operaie: una classica rilevazione del variare delle risposte al variare degli stimoli. La produttività aumentava sia nel gruppo di prova sia in quello di controllo e indipendente dal variare delle condizioni materiali di lavoro. Poiché l’unico stimolo esterno comune ai due gruppi era la presenza dei ricercatori impegnati a rilevare gli effetti delle variabili introdotte, si comprese che essere oggetto di osservazione aveva prodotto degli effetti imprevisti di responsabilizzazione, coesione ed efficienza.

L’effetto Hawthorne rivelò la presenza di un feedback (retroazione) tra gli osservatori e osservati.  Fu confermata l’esistenza di un effetto ricercatore, conosciuto anche dagli scienziati della natura, secondo il quale la presenza di un soggetto che controlla, misura, verifica può modificare sensibilmente lo svolgimento di un’indagine scientifica influendo sui risultati.

 

Serendipity

Horace Walpole nel 1754 coniò la parola serendipity, la quale significa “possibilità di fare piacevoli scoperte per puro caso”. Il concetto fu caro al grande sociologo 

statunitense Robert Merton (1910 – 2003), che vi deditò quarant’anni di ricerche e studi. Secondo Merton, infatti, la ricerca empirica non ha solo il compito passivo di controllare e verificare ipotesi, ma può anche dare origine a nuove ipotesi “in corso d’opera”. Esiste una componente della serendipity, cioè la possibilità di scoprire delle novità alle quali non si pensava affatto. A tale proposito occorre che li ricercatore sappia cogliere la rilevanza di dati anomali e imprevisti che gli si presentano davanti, dai quali si può sviluppare una nuova teoria.

Come esempio di serendipity nella ricerca sociale, Merton riferisce un episodio accaduto durante un’indagine da lui condotta a Craftown, una comunità suburbana di circa 700 famiglie. A Craftown c’era un elevato grado di partecipazione alla vita sociale, con intesa frequentazione di associazioni e gruppi.

Le famiglie con i loro bambini piccoli che di solito escono poco di casa. I genitori interpellati spiegarono che potevano uscire tranquillamente perché a Craftown era molto facile trovare degli adolescenti che badassero ai loro bambini. Era una spiegazione ragionevole, ma non corrispondente alla realtà.

Nuove interviste con gli abitanti permisero di capire che la facilità di trovare ragazzi in grado di badare ai bimbi piccoli non dipendeva dal numero complessivo di adolescenti, ma dal numero di adolescenti ben conosciuti e fidati. L’errore di valutazione numerica, compiuto da quei genitori che avevano detto agli intervistatori quanto fosse facile a Craftown trovare giovani baby-sitter, dipendeva dal senso di fiducia reciproca e di coesione so sciale diffuso in quella piccola comunità. La scoperta casuale e inattesa alimentò la teoria secondo la quale la percezione sociale non è neutra, ma è il prodotto di uno schema sociale interiorizzato.

 

 

 

 

Che cosa sono l’effetto Hawthorne e l’effetti ricercatore?

-       L’effetto Hawthorne rivelò la presenza di un feedback (retroazione) tra gli osservatori e osservati.  Fu confermata l’esistenza di un effetto ricercatore, conosciuto anche dagli scienziati della natura, secondo il quale la presenza di un soggetto che controlla, misura, verifica può modificare sensibilmente lo svolgimento di un’indagine scientifica influendo sui risultati.

 

Come può essere definita la serendipity?

-       Significa “possibilità di fare piacevoli scoperte per puro caso”.

A tale proposito occorre che li ricercatore sappia cogliere la rilevanza di dati anomali e imprevisti che gli si presentano davanti, dai quali si può sviluppare una nuova teoria.

 

A chi si deve e in che cosa consiste il concetto di “profezia che si autoadempie”?

-       La profezia che is autoadempie è un concetto sviluppato da Merton. Se gli uomoni definiscono certe situazioni come reali, esse diventano reali nelle loro conseguenze. Ciò significa che, se gli uoomini attribuiscono valore di verità a un pregiudizio, comportandosi di conseguenza contribuirano a produrre degli effetti che confermeranno quel pregiudizio.

 

Come si può definire la social desirability?

-       La desiderabilità sociale è la tendenza delle persone a presentarsi in modo generalmente favorevole. In particolare, nel campo della valutazione della personalità e degli atteggiamenti, il tema dell'auspicabilità sociale è stato e rimane la fonte di argomenti di lunga data e talvolta acrimoniosi.

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